Giornata mondiale degli insegnanti: figure-chiave per gli adulti di domani

Pubblicato il

3 ottobre 2024

Dal 1994, il 5 ottobre ricorre la Giornata Mondiale degli insegnanti, istituita per ricordare l’importanza socio-culturale e l’impatto che i docenti hanno sulla crescita di ragazze e ragazzi: dei punti di riferimento non solo per la trasmissione delle conoscenze, ma anche per lo sviluppo personale, etico e sociale delle adulte e degli adulti di domani.

Perché il 5 ottobre? La data fu scelta, nel 1994, per commemorare la firma della Raccomandazione concernente lo Status dei Docenti redatta a Parigi 28 anni prima, il 5 ottobre 1966. Il documento, presentato in occasione di una conferenza organizzata dall’UNESCO e dall’ Organizzazione Internazionale del lavoro, è un vero e proprio manifesto fondamentale in cui vengono delineati gli standard riguardanti i diritti e i doveri degli insegnanti, la loro formazione, le condizioni lavorative e soprattutto vengono definite le linee guida globali per un’educazione di qualità che «dovrebbe mirare, fin dai primi anni di scuola, al pieno sviluppo della personalità umana e al progresso spirituale, morale, sociale, culturale ed economico della collettività.». E a garantire questo diritto inalienabile, sono proprio loro: gli insegnanti.

Quando si parla di insegnamento a volte viene utilizzata l’espressione vocazione. Un luogo comune che però nasconde una piccola verità: educare e ispirare non è una capacità di chiunque. L’importanza della figura dei docenti nella società è sempre stata cruciale perché è loro la responsabilità di motivare e accompagnare, sin dai primi anni di vita, intere generazioni di giovani in un percorso di conoscenza di sé, di arricchimento culturale e di formazione come individuo del mondo.

La Giornata Mondiale degli Insegnanti è un momento per riflettere sul valore dell’educazione e sull’impatto che questa ha sul futuro della nostra società. E i docenti ricoprono una posizione di rilievo in questo scenario, in continuo mutamento. Sorge quindi spontanea una riflessione: come possono i docenti garantire standard elevati di insegnamento, restando al passo con i tempi? Quali sono le sfide che devono affrontare per colmare le distanze con le generazioni più giovani? In un mondo in continua evoluzione, caratterizzato da cambiamenti rapidi e radicali nel mercato del lavoro e nella società, il ruolo degli insegnanti diventa ancora più determinante.

Strumenti e metodologie didattiche per la scuola di oggi

Tra i diritti degli insegnanti riportati nella Raccomandazione del 1966, compare quella del «tenersi aggiornati sui progressi realizzati nella loro disciplina e nel loro campo d'insegnamento, relativamente sia ai contenuti che ai metodi.». La rivoluzione tecnologica e digitale che sta investendo ogni aspetto della società non può essere sottovalutata da parte delle istituzioni scolastiche. Il contesto digitale attuale non ha accantonato definitivamente gli strumenti tradizionali ma ha cambiato le esigenze e le modalità di coinvolgimento di studenti e studentesse. Le tecniche e le metodologie didattiche devono quindi guardare a un’innovazione che non preveda necessariamente l’eliminazione degli strumenti tradizionali bensì un piano di integrazione, nella loro pratica quotidiana di insegnamento, affinché l'apprendimento sia coinvolgente, interattivo e coerente alle necessità di una società sempre più iperconnessa.

Abbiamo già visto in molti articoli del nostro blog come alcuni strumenti digitali possano arricchire l’esperienza dell’insegnamento: i podcast, che possono rivelarsi degli ottimi contenuti di approfondimento, la scrittura digitale, per favorire una maggiore dimestichezza con l’interattività dei contenuti, e i meme, per stimolare la creatività al di fuori dei confini degli esercizi tradizionali. Il web e il digitale offrono un’ampia varietà di strumenti per proposte didattiche innovative per creare luoghi e ambienti di apprendimento sempre nuovi.

Aggiornarsi sulle nuove tecnologie didattiche non è più una scelta facoltativa, ma una necessità dei docenti e di coloro che decidono di intraprendere questa strada. Ciò significa non solo acquisire competenze tecniche nell'uso di dispositivi e software, ma anche saper interpretare e applicare le potenzialità di queste tecnologie in modo critico. Per venire incontro a queste esigenze formative, il Decreto Ministeriale 66, attuato dal Ministero dell’istruzione e del Merito grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a fornire formazione specifica al personale scolastico per affrontare la transizione verso l'ambiente digitale. Edulia Treccani Scuola offre corsi e laboratori per rispondere a queste necessità, grazie a un’offerta formativa originale, trasversale e accessibile. Per scoprire i servizi, visita questa pagina.

L'aggiornamento continuo per gli insegnanti è quindi fondamentale. La formazione permanente attraverso corsi, workshop e attività pratiche consente di essere al passo con le ultime innovazioni educative. Con la piattaforma di Edulia Treccani Scuola è possibile avere accesso ad un’ampia selezione di corsi dedicati a metodologie e tecnologie didattiche da attuare in aula, compresi nell’abbonamento:

Come usare l’intelligenza artificiale a scuola

Tra le novità dell’anno scolastico 2024/2025 che abbiamo riportato nell’articolo del nostro blog, l’introduzione di tecnologie di intelligenza artificiale in alcune scuole selezionate del territorio italiano appare come una delle scintille di innovazione più interessanti e che potrebbero avere un impatto potente e significativo.

A inizio settembre, l’UNESCO ha pubblicato due nuovi competency framework con delle linee guida specifiche per l’utilizzo dell’AI nelle scuole, uno pensato per gli insegnanti e uno invece dedicato agli studenti. Questi due manuali mirano a guidare i paesi nella comprensione del potenziale e dei rischi legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale a scuola, per poterla utilizzare in maniera sicura, etica e responsabile. Nell’articolo What you need to know about UNESCO's new AI competency frameworks for students and teachers, pubblicato sul sito dell’organizzazione il 3 settembre 2024, si spiega il motivo per cui l’UNESCO ha deciso di intervenire in maniera specifica sull’AI, rispetto alle altre tecnologie:

«A differenza delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione convenzionali, l'IA pone sfide etiche e sociali uniche, come questioni di equità, trasparenza, privacy e responsabilità. Inoltre, la capacità unica dell'IA di imitare il comportamento umano ha un impatto diretto sull'agenzia umana. Queste sfide richiedono competenze dedicate che vanno oltre l'ambito della tradizionale alfabetizzazione digitale.».

L’intelligenza artificiale sta penetrando in tutti gli aspetti della società, mentre il sistema educativo fatica a tenersi aggiornato e a mantenere il passo di questa tecnologia che sta plasmando il nostro futuro. Il documento AI competency framework for teachers proposto dall’UNESCO traccia una strada utile ai docenti per immaginare il futuro della didattica, in cui il loro ruolo è destinato a trasformarsi. Oltre ai vantaggi pratici che l’AI può offrire, ad esempio nella correzione di verifiche o l’elaborazione di spiegazioni, contenuti ed esercitazioni, gli insegnanti avranno il compito di educare all’uso consapevole di questi strumenti, visti i numerosi dibattiti che vi ruotano attorno. La sfida per i docenti sarà abbracciare queste trasformazioni mantenendo viva la componente umana della didattica, di certo insostituibile da qualsiasi mezzo virtuale e digitale.

Tra le tecnologie e le metodologie didattiche innovative che sembrano suscitare più interesse, l’intelligenza artificiale ricopre una posizione di prestigio. L'AI ha il potenziale per trasformare radicalmente l'educazione, rendendola più personalizzata, efficiente e inclusiva, ma è necessario un approccio equilibrato che tenga conto delle implicazioni etiche e sociali. Per abbonate e abbonati alla piattaforma di Edulia Treccani Scuola sono disponibili i corsi Come usare l’Intelligenza Artificiale a scuola e Che cos’è davvero l’intelligenza artificiale, per approcciarsi all’argomento e iniziare a fare chiarezza su questo argomento.

La Giornata Internazionale dei Docenti quindi rappresenta un momento per riflettere sul futuro dell’educazione e su come gli insegnanti di oggi e di domani possono affrontare le sfide per una didattica che metta al centro i ragazzi e le ragazze, protagonisti e protagoniste del nostro futuro.