DM 65 e DM 66: dalla progettazione all’attuazione

Pubblicato il

1 agosto 2024

Il Decreto Ministeriale n°65 e il Decreto Ministeriale n°66 del 12 aprile 2023 sono due provvedimenti significativi nell'ambito dell'istruzione in Italia, che fanno parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato dall'Unione Europea attraverso il programma Next Generation EU. Questi decreti sono stati emanati con l'obiettivo di modernizzare e potenziare il sistema educativo italiano, affrontando le sfide emergenti della tecnologia, sia per studentesse e studenti sia per docenti e personale interno.


Il DM 65, denominato “Nuove competenze e nuovi linguaggi”, destina una parte delle risorse pari a 750 milioni di euro per «promuovere l’integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione, e di potenziare le competenze multilinguistiche di studenti e insegnanti.». Le scuole paritarie del primo e secondo ciclo hanno presentato i progetti che includono sia percorsi didattici e di orientamento per studenti, da effettuare in presenza, sia corsi di formazione linguistica e sulla metodologia CLIL per docenti, da realizzare anche online.

Il DM 66, denominato “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico”, con uno stanziamento di 450 milioni di euro, «prevede la creazione di un sistema multidimensionale per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale.». Le scuole hanno presentato progetti che mirano a formare circa 650.000 tra docenti, dirigenti e personale ATA, attraverso circa 20.000 corsi di formazione mirati a potenziare le loro competenze nella didattica digitale e nella gestione della transizione tecnologica.

Entrambi i decreti puntano a dare vita a un programma di innovazione e adeguamento alle nuove tecnologie nel settore dell’istruzione, fornendo alle scuole le risorse utili per arricchire i programmi educativi orientati verso il digitale.

Stiamo entrando nel vivo nella fase di attuazione dei progetti presentati durante i mesi scorsi: quali sono quindi gli aspetti da tenere in considerazione? Quali sono i materiali da raccogliere per il caricamento delle informazioni richieste dalla piattaforma Scuola Futura?

Ne abbiamo parlato con Andrea Pala, DSGA e membro del consiglio direttivo di ANQUAP – Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche, nel webinar DM 65 e 66: dalla progettazione all’attuazione, disponibile nella sezione Club dei docenti nella piattaforma di Edulia Treccani Scuola.


Attuazione dei progetti: gli elementi chiave

«Attualmente siamo in una fase di passaggio tra quella che è stata la progettazione dei corsi dei DM 65 e 66 e la fase di attuazione» spiega Andrea Pala. Con la presentazione dei sul portale di Scuola Futura, molti istituti sono già in pieno svolgimento con i progetti approvati.

In prospettiva della consegna del materiale per la certificazione la corretta gestione delle attività, è importante prestare attenzione ad alcuni fattori relativi sia al DM 65 che al DM 66:

  • individuazione e verifiche sul titolare effettivo dei servizi di formazione;
  • rispetto della rendicontazione di mileston e target;
  • rispetto del principio di DNSH “Do No Significant Harm, ovvero quello di non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali;
  • prevenzione e contrasto delle frodi e del conflitto di interesse;
  • divieto di doppio finanziamento;
  • rendicontazione degli indicatori comuni (numero partecipanti ed età – indicazione del personale interno ed esterno che lavora al progetto o che ne sia beneficiario).

«Questi punti ci forniscono già qualche indicazione su quella che è la documentazione di cui necessitiamo ai fini dell'attuazione», precisa Andrea Pala.Altro aspetto fondamentale sono i tempi di presentazione dei progetti: la rendicontazione degli indicatori sopracitati da parte dei soggetti attuatori sulla piattaforma Futura PNRR - Gestione Progetti si attiene alle seguenti scadenze per ciascuna annualità:

  • 31 gennaio (per il periodo 1° luglio - 31 dicembre per l’anno precedente);
  • 31 luglio (per il periodo 1° gennaio - 30 giugno del medesimo anno).

Così come le scadenze e le rendicontazioni, anche il rispetto degli obblighi di informazione e pubblicità è una componente importante da tenere in considerazione per non rischiare di commettere errori. Le scuole dovranno apporre sugli atti del progetto il logo dell’Unione Europea e una dichiarazione adeguata sul finanziamento che riporti la dicitura «finanziato dall’Unione Europea - Next Generation EU». Ogni attività di informazione e comunicazione dovrà pertanto prevedere la presenza:

  • dell’emblema EU
  • del logo istituzionale del Ministero dell’istruzione e del merito
  • del logo Italia Domani.

Erogazione delle risorse: modalità e tempistiche

Dopo l’approvazione del progetto tramite la piattaforma Scuola Futura, i soggetti attuatori vedranno l’erogazione delle risorse economiche volte a coprire i costi delle attività. Le concessioni saranno così ripartite:

  • erogazione acconto (primo 50%) a seguito della sottoscrizione dell’accordo di concessione;
  • l’erogazione a rimborso (il 40%) che prevede:

- una o più quote intermedie, fino al raggiungimento (compresa l’anticipazione) del 90% dell’importo della spesa dell’intervento, sulla base delle richieste di erogazione presentate dal soggetto attuatore in relazione agli stati di avanzamento determinati dalla conclusione dei percorsi formativi realizzati,dal caricamento di tutti i dati atti a documentare l’effettivo e corretto svolgimento dei percorsi, dalla loro certificazione finale per ciascun singolo percorso;

  • una quota a saldo pari al 10% dell’importo della spesa dell’intervento, sulla base della presentazione della richiesta di erogazione finale attestante la conclusione dell’intervento, nonché il raggiungimento dei relativi target, in coerenza con le risultanze del sistema informativo.

«Vi sono stati problemi anche sull’erogazione delle seconde tranche perchè pare che in data 31/12/2023 l’italia non avesse raggiunto gli obiettivi di target complessivi; quindi l’UE non ha passato le ulteriori risorse previste, motivo che ha impedito al Ministero di mandare i fondi previsti per le seconde erogazioni» spiega Andrea Pala.

É importante tener conto di queste tempistiche per organizzare al meglio la gestione interna delle attività per il raggiungimento gli obiettivi e per poterlo certificare correttamente.

Con Andrea Pala, nel corso del webinar, abbiamo poi navigato nel portale di FUTURA per comprendere a pieno i passaggi per la gestione dei progetti, con le relative informazioni da compilare e le documentazioni da allegare. Trovi la registrazione integrale del webinar DM 65 e DM 66: dalla progettazione all’attuazione nel nostro portale Club dei Docenti sulla piattaforma di Edulia Treccani Scuola.