Il potere di un libro: come avvicinare i ragazzi alla lettura

Pubblicato il

11 luglio 2024

Far leggere ragazze e ragazzi di oggi, coinvolgendoli e simolando la loro curiosità,è una sfida che gli insegnanti si ritrovano a fronteggiare in tutto l’arco del percorso scolastico. Nonostante questo, dalle ultime statistiche si evince che il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dai giovani fino ai 24 anni. Un dato molto positivo, se si considera la realtà digitale e iper connessa in cui stanno crescendo le nuove generazioni.

Nel marzo 2023, l’Associazione Italiana Editori ha rilasciato un approfondimento dal titolo La lettura tra gli 0 e i 14 anni. Sta cambiando qualcosa?, in cui l’ente ha riportato dei dati interessanti sulle statistiche relative all’approccio di bambini e giovani all’attività della lettura. «Secondo gli ultimi dati riferiti ai primi mesi del 2023, - si legge nello studio - nella fascia 4-14 anni sono il 96% i ragazzi e le ragazze che hanno letto almeno un libro non scolastico negli ultimi dodici mesi, contro il 75% del 2018. Nella fascia 0-3 anni, le letture ad alta voce di genitori e insegnanti, la manipolazione di libri tattili, cartonati, illustrati, animati, da colorare e altre forme di pre-lettura hanno coinvolto il 70% dei bambini e delle bambine. Erano il 49% nel 2018.»

La pandemia sembra aver risvegliato la curiosità, soprattutto tra i giovani, nei confronti della lettura, un’attività che sin dai primi anni della formazione elementare è essenziale sia per arricchire il lessico e migliorare le capacità di scrittura sia per stimolare la creatività e l’immaginazione. Educare alla lettura è quindi responsabilità di scuola e famiglie, per accompagnare le nuove generazioni nel loro percorso di crescita attraverso il confronto con storie, personaggi e situazioni in cui riconoscersi e grazie all'approfondimento dei temi che hanno reso immortali i grandi titoli della letteratura.


Dai testi delle canzoni ai grandi classici

Sensibilizzare alla lettura è fondamentale per formare individui curiosi e fornire loro i mezzi per avvicinarsi alla storia e alla realtà circostante. La letteratura fornisce una grande quantità di materiale su cui lavorare per offrire a studentesse e studenti delle esperienze immersive e coinvolgenti direttamente tra i banchi di scuola. Oltre ai libri e ai testi tradizionali, è possibile infatti integrare nelle attività di educazione alla lettura anche formati e strumenti diversi e originali. Vediamo insieme alcuni esempi:

  • i fumetti, uno strumento che unisce la narrazione alla potenza comunicativa delle immagini, a volte erroneamente fraintesi come prodotti per bambini. Di certo un grande titolo come Topolino è utile per far avvicinare i più piccoli al mondo della lettura, anche grazie ai numerosi personaggi stereotipati che si trovano tra le pagine del popolare fumetto: Paperino con le sue peripezie, Pippo con la sua goffaggine, lo scienziato Archimede. Ma la cultura della graphic novel è molto più ricca, intensa e profonda: basti pensare a nomi come Zerocalcare, Gipi o Andrea Pazienza che nelle loro opere hanno affrontato grandi temi di attualità, legati anche alla dimensione più emotiva e più complessa dei personaggi, adatti anche a ragazzi e ragazze più mature che iniziano a guardare il mondo in modo meno disincantato. Proporre in aula una lettura di gruppo o individuale di opere che non contemplino la semplice lettura di un foglio scritto è sicuramente un modo per far conoscere quanto affascinante sia l’esperienza di perdersi tra le pagine di una storia.
  • i testi delle canzoni, per portare in classe qualcosa con cui le nuove generazioni hanno confidenza. La musica, come la letteratura, offre un vastissimo catalogo da spulciare per costruire lezioni su un qualsivoglia argomento: l’inclusione, la brutalità della guerra ma anche temi più vicini a una dimensione più individuale come la tristezza per un amore finito, la gioia per una sfida vinta, l’indecisione davanti ad una scelta. L’analisi di un testo di una canzone - come quello di una poesia - è uno dei modi per coinvolgere studenti e studentesse in classe, non solo attraverso la comprensione di un testo, ma soprattutto attraverso l’ascolto.
  • gli strumenti digitali, per effettuare ricerche su un autore di un libro, su un personaggio o un contesto storico di riferimento. Il web può rivelarsi un potente alleato per stimolare studenti e studentesse ad approfondire, sia prima che dopo, i temi trattati in un libro o in un articolo letto, in gruppo o individualmente. È necessario però indirizzare i giovani all’utilizzo delle risorse trovate sul web, consigliando siti specifici, come forum specializzati o pagine dirette delle case editrici o degli autori.

Questi sono solo alcuni degli strumenti utili per proporre in classe attività che possono invogliare alunne e alunni ad approcciarsi alla lettura. Ma ci sono casi in cui può risultare più difficile, come nel caso dello studio dei grandi classici. Vi sono molti spunti e metodologie didattiche alternative dedicate all’educazione alla lettura che si avvalgono di strumenti culturali più comuni e più vicini alle nuove generazioni come appunto la musica o altri contenuti mediali facilmente reperibili che permettono di far dialogare i classici con il mondo di oggi e di proporli in modo nuovo. Lucia Schiralli, docente di italiano, ha fornito una panoramica su come proporre lo studio di grandi autori come Manzoni e Leopardi nel corso Attualizzare i classici: dalle neuroscienze al digitale, disponibile per abbonate e abbonati sulla piattaforma di Edulia Treccani Scuola.Se invece vuoi approfondire il valore e le potenzialità della letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza, ti consigliamo il corso di Roberta Favia, Viaggio al cuore della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza.

Le biblioteche scolastiche: una risorsa quotidiana

L’aula è l'ambiente principale deputato alla formazione di alunne e alunni ma è importante anche accompagnare i giovani alla scoperta di luoghi adibiti a specifiche attività. L’esperienza dell’esplorazione di una biblioteca può costituire una parte del percorso di educazione alla lettura in cui ragazze e ragazzi si ritrovano in prima persona a muoversi ed entrare in contatto con i sistemi di gestione e con gli addetti ai lavori. Orientare ragazze e ragazzi nella ricerca di un libro in una biblioteca, per far comprendere i meccanismi di catalogazione, sia manuale che online, introducendo i giovani anche all’utilizzo di piattaforme web dedicate alla ricerca bibliografica, utili per la carriera universitaria. A tal proposito, le biblioteche scolastiche possono rivelarsi degli spazi ideali all’apprendimento, non solo come luogo dedicato alla raccolta di libri, ma come ambiente di scambio e di interazione, attraverso attività come gruppi di lettura, incontri con autori e laboratori creativi non solo tra studentesse e studenti ma con tutta la comunità. Tuttavia, la realtà delle biblioteche scolastiche in Italia presenta alcune lacune, come le strutture non propriamente adeguate e gli scarsi patrimoni librari custoditi. A partire dal marzo 2022, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha istituito una Cabina di Regia per l’attuazione del Piano nazionale per la promozione della lettura a scuola che ha come obiettivo cardine la valorizzazione delle biblioteche scolastiche nella vita formativa e culturale degli studenti e delle studentesse.

Se ti interessa conoscere meglio le potenzialità delle biblioteche scolastiche come luoghi di educazione alla lettura e di incontro, ti consigliamo il webinar tenuto da Gino Roncaglia, filosofo, saggista, e professore presso l'Università degli Studi Roma Tre, dal titolo Biblioteche scolastiche: non solo luoghi di lettura, disponibile su Edulia Treccani Scuola, nella sezione della nostra community di docenti.