Una patente per la cittadinanza digitale

Pubblicato il

29 marzo 2024

Patente per cittadinanza digitale

Tutti l’abbiamo in tasca ma non sempre sappiamo come usarlo o gli impatti che possono scaturire da un suo utilizzo sbagliato. Lo smartphone è uno strumento che influisce profondamente su come viviamo le nostre vite e le nostre relazioni. Imparare a usarlo in maniera consapevole deve fare parte di qualsiasi percorso di educazione civica, per garantire agli studenti una sana cittadinanza digitale.

Le studentesse e gli studenti che in questi anni stanno frequentando la scuola si trovano immersi in un ambiente in cui sono nati e cresciuti, da cui sono avvolti a tal punto da darlo per scontato, da non rendersi conto di quello che rappresenta, delle opportunità che offre ma anche dei rischi che ne derivano. L’ambiente digitale.

In Italia, l'uso quotidiano dello smartphone coinvolge circa l'85% degli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni, mentre il 72% di loro naviga su internet ogni giorno. Spesso, lo smartphone è il primo e l'ultimo dispositivo controllato durante la giornata, e in media gli adolescenti trascorrono da 3 a 6 ore al giorno con questo dispositivo. Talvolta, lo smartphone viene utilizzato anche durante le lezioni scolastiche, non sempre a scopi didattici e in alcuni casi anche in maniera tale da ledere agli altri, prendendo la forma del cyberbullismo.


Cittadinanza digitale e cyberbullismo

La cittadinanza digitale si riferisce alla partecipazione e all'interazione dei cittadini in ambito digitale e online. Essa implica l'uso responsabile e consapevole delle tecnologie digitali, compresi internet, computer, smartphone e altre apparecchiature e servizi digitali.

Per i più giovani questo è particolarmente importante. In un percorso di educazione civica innovativo e al passo con i tempi è cruciale dare il giusto risalto ai fenomeni della rete, fornendo alle studentesse e agli studenti gli strumenti conoscitivi ma anche critici per comprendere le conseguenze delle proprie azioni online e prevenire il cyberbullismo.

Le competenze necessarie a navigare e vivere la rete in sicurezza diventano sempre più importanti nella società moderna e contribuiscono a creare una generazione preparata al futuro. Servono conoscenza e consapevolezza. Per questo nasce “Patente di smartphone”


Patente di smartphone

Nato da un gruppo interdisciplinare nel Verbano Cusio Ossola, “Patente di smartphone” è un progetto che ha lo scopo di fornire agli studenti e ai docenti gli strumenti per usare con consapevolezza lo smartphone, uno strumento potente e utile, ma che offre anche diverse sfide e rischi. Il progetto si sviluppa in un percorso formativo per gli insegnanti che dovranno poi guidare i propri studenti in un vero e proprio esame per acquisire una patente, la patente di smartphone.

Al fine di far comprendere tutti gli aspetti dell’uso dello smartphone, nel progetto sono coinvolte diverse realtà: oltre la scuola anche la sanità, il terzo settore, le università, ma anche le Istituzioni.

ll progetto è stato sperimentato a partire dell’anno scolastico 2017/2018 in tutte le classi prime delle scuole secondarie di 1° grado statali e paritarie del VCO, è stato adottato dalla Regione Piemonte nell’ambito della Legge 2/18 come strumento di contrasto ai bullismi ed è in fase di espansione in tutte le province della Regione e in altre zone d’Italia.

La patente dello smartphone, come la patente di guida, rappresenta un vero rito di passaggio per le nuove generazioni. Per ottenerla occorrono riflessione, esercizio, consapevolezza e un vero e proprio esame.

Abbiamo voluto raccontare nel dettaglio la storia della Patente di smartphone in un episodio del nostro podcast Scuola, ascoltatelo qui.